Pensieri & Parole

Velvet Underground: sperimentazione e fantasia

L’articolo di oggi è dedicato ad una delle più innovative band degli anni ’60, che ha fatto della sperimentazione uno dei suoi cavalli di battaglia.

I Velvet Underground si sono distinti sulla scena rock di quel periodo perché hanno beneficiato del talento e della creatività di due brillanti menti musicali, John Cale e Lou Reed.

Il primo proveniva dalle avanguardie musicali ed era diplomato in viola al conservatorio, mentre il secondo aveva una grandissima facilità di scrittura ed uno stile chitarristico essenziale.

La fusione delle loro abilità dette vita ad un sound rivoluzionario, mai sentito prima, che stravolse i canoni autoriali e melodici del tempo e venne completato dallo stile marziale della batteria di Maureen Tucker, altro elemento fondante del gruppo.

John Cale fungeva da arrangiatore dei pezzi di Lou Reed, dall’alto della propria esperienza accademica, e suonava vari strumenti: ovviamente la viola, ma anche il pianoforte ed il basso.

Il suono selvaggio del gruppo attirò ben presto le attenzioni dell’artista pop Andy Warhol, che volle diventare il loro manager e li assunse come band di supporto al proprio visionario spettacolo multimediale “Exploding Plastic Inevitable”.

L’album probabilmente più conosciuto dei Velvet Underground resta il primo, quello omonimo del 1966, reso celebre anche dalla copertina ideata da Warhol, con la banana rosa da sbucciare.

Questa pietra miliare della storia della musica rock vide anche la partecipazione della modella e cantante tedesca Nico,  imposta da Warhol e mal digerita da Reed, che dovette lasciarle l’interpretazione delle proprie melodie più tipicamente pop.

Il disco si distinse, oltre che per le azzardate e rivoluzionarie sperimentazioni sonore, fatte di echi, distorsioni, elettricità e cacofonie, per i testi legati al mondo dei bassifondi, della droga e delle perversioni.

Non per niente, il nome del gruppo origina da un giornalino sadomasochista.

Il gruppo mantenne un elevato standard qualitativo almeno fino al 1970, anno in cui Lou Reed se ne andò, per poi intraprendere la carriera solista.

Gli album successivi al primo videro estromissione sia di Warhol che di Nico, con John Cale che assunse una sempre maggiore predominanza sugli altri membri, fino alla sua uscita dalla formazione.

L’apparizione dei Velvet Underground sulla scena rock fu fondamentale e strategica, perché gettò il seme per la comparsa di nuovi generi musicali e contribuì a portare una ventata di innovazione e sperimentazione mai conosciuta prima.

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