Ascoltavo qualche giorno fa, per l’ennesima volta, “Riding with the king”, canzone blues nel cui video Eric Clapton scarrozza in automobile B. B. King per le strade di città.
All’interno del pezzo c’è una parte parlata, in cui B. B. King racconta brevemente la propria storia. Ad un certo punto, dice: “I had a guitar hanging just about waist high – And I’m going to play this thing until the day I die”.
“La suonerò (la chitarra) fino al giorno in cui morirò”… Questo verso secondo me è il perfetto emblema di cosa significhi la parola “Passione”: si può avere una tecnica sopraffina, una voce splendida, un tocco da maestro, ma, se non sono accompagnati da una forte ed indistruttibile Passione per quello che si fa, il tutto si esaurisce ad un mero e freddo esercizio di stile.
Non c’è niente da fare, la musica deve fluire dal cuore prima che dalla testa: le mani e la voce non sono altro che un’estensione di questo prezioso organo. Se parte dal cuore, è in grado di arrivare al cuore di chi la ascolta.
Leggendo varie biografie di personalità importanti nel mondo della musica, mi sono reso conto che tutte loro hanno ottenuto risultati immensi e lasciato tracce indelebili proprio perché sono sempre state guidate dalla Passione, che gli ha consentito di superare ogni ostacolo presentatosi sul loro cammino e sacrificare ogni altra cosa alla Musica. Loro ci hanno messo l’anima e la fortuna si è poi accorta di questo e gli ha dato una mano.
Chiudo ritornando al mio spunto iniziale: il blues è forse il genere musicale che meglio incarna questo ideale, proprio perché è nato in ambienti poveri, “polverosi”, per raccontare le difficoltà della vita e le sofferenze del cuore attraverso la musica, trovando una valvola di sfogo ed un mezzo di espressione universale.
Oggi devo quindi dire grazie a B. B. King.